Sono Beatrice.
Sono bionda ma non svampita, almeno così pare.
Ho sempre, o quasi, i capelli legati in uno chignon perché sta bene su tutto ed è un modo così facile per legare praticità a garbo da non poterne più fare a meno.
Il nero è il mio colore per eccellenza, non perché sfili (al contrario, prenderei volentieri in prestito qualche chiletto in più) o perché sia triste (non sia mai!) semplicemente perché lo amo alla follia e lui, sapendolo, mi veste accompagnandomi ovunque, da mattina a sera, che io sia raso terra su un sandalo o inerpicata su un tacco 12.
Compagna da sempre di tragitti più o meno brevi, è la mia amata bicicletta zabaione: non nuovissima ma pur sempre fedele (vedremo per quanto) e completa di un cesto miele spesso stracolmo di cose buone, belle, o utili (almeno per me). A volte anche inutili, a dire il vero.
Che svampita! Dimenticavo le cose importanti: sono mamma (chioccia) dei miei amorevoli Lodovico e Carlotta e della dolce e miagolante Nina, architetto non praticante (ormai da un bel po’), Senior Editor da circa 14 anni, fortunata amica di donne meravigliose e zia di nipoti belle come il sole.
Innamorata di tante cose, ne annovererò solo qualcuna per non diventare noiosa, come la casa e tutto ciò che ci gira intorno, la tavola e tutto ciò che può vestirla, l’Italia e tutto ciò che la profuma come il suo mare, i suoi spaghetti e il suo basilico, la mia Milano e tutto ciò che la rende unica come i suoi cortili, i mercatini, il pavè e il panettone (guai a chi toglie i canditi) e quella che sarebbe la mia seconda città se dovessi scegliere di vivere altrove, Parigi.
In ultimo, una convinzione: bellezza e ironia salveranno il mondo.